Catena Cinetica chiusa e aperta: differenze e significato

Catena cinetica chiusa e aperta: scopriamo insieme quali sono le differenze e in che modo influiscono sul nostro allenamento!

Se sei qui, significa che hai sentito parlare di catena cinetica chiusa e aperta, un concetto molto discusso nel mondo del fitness. Ti farà sicuramente piacere sapere che padroneggiare il concetto di catena cinetica può risultare particolarmente utile durante le tue sessioni di allenamento!

Infatti, gli esercizi a catena cinetica chiusa e aperta prevedono una diversa impostazione e di conseguenza un diverso impatto sul corpo. Prima di procedere però, chiariamo il significato di catena cinetica.

Che cos’è la catena cinetica?

Prima di addentrarci nelle differenze tra catena cinetica chiusa e aperta, è fondamentale comprendere il concetto più generale di catena cinetica.

Dal punto di vista fisico, la catena cinetica rappresenta un sistema composto da elementi rigidi uniti da giunzioni mobili.  Nei movimenti del corpo umano, si attivano diverse catene cinetiche. Abbiamo le ossa (quindi gli elementi rigidi),  le articolazioni (ovvero gli snodi) e i muscoli che consentono il movimento. Per ogni movimento, il nostro corpo funziona effettivamente in questo modo: il sistema nervoso coordina simultaneamente diversi muscoli, al fine di realizzare un obiettivo specifico.

Quindi, le catene cinetiche muscolari rappresentano un’interconnessione dinamica tra i muscoli che lavorano insieme per eseguire un determinato movimento.

Catena Cinetica chiusa e aperta: differenze

Nel contesto della biomeccanica, il movimento umano è soggetto a una classificazione che distingue due categorie principali: catena cinetica chiusa e aperta. 

Catena Cinetica Chiusa (CCC)

Quando parliamo di catena cinetica chiusa, ci riferiamo a movimenti in cui la parte superiore (come le mani durante le trazioni alla sbarra) o la parte inferiore del corpo (ad esempio, i piedi durante uno squat) sono stabilmente ancorate a una superficie solida e stabile. Gli arti quindi sono in questo caso vincolati, poiché a contatto con una superficie stabile.

Questo aspetto ha ovviamente un impatto sul movimento, in quanto crea una sorta di catena chiusa di forza che si propaga attraverso il corpo. Gli esercizi a catena cinetica chiusa, sono infatti associati ad un coinvolgimento muscolare più mirato.

Catena Cinetica Aperta (CCA)

Diversamente, la catena cinetica aperta coinvolge movimenti in cui mani o piedi sono liberi, senza contatto con una superficie fissa. Facciamo un esempio per comprendere meglio. 

Quando si eseguono i curl per i bicipiti, mani, braccia e pesi sono liberi di muoversi nello spazio. Lo schema articolare e muscolare che si attiva in questa condizione rappresenta la catena cinetica aperta. Gli esercizi a catena cinetica aperta richiedono un maggiore controllo dell’equilibrio e coinvolgono un numero più ampio di muscoli e articolazioni.

Gli effetti degli esercizi 

Abbiamo visto come le catene cinetiche rappresentino successioni di muscoli che collaborano sinergicamente per eseguire un movimento specifico, in maniera coordinata. 

Facendo riferimento al principio della catena cinetica chiusa e aperta potrai ottenere diverse opportunità in base agli obiettivi che desideri raggiungere.

Con gli esercizi a catena cinetica chiusa, la necessità di reclutare più muscoli consente di generare una forza maggiore e, contemporaneamente, di stimolare più distretti muscolari con un unico movimento. Attraverso questo approccio sviluppiamo maggiormente la forza e la risposta ormonale complessiva del corpo. 

È possibile sfruttare gli esercizi a catena cinetica chiusa per concentrarsi su specifiche parti del corpo, sviluppando la forza funzionale necessaria per le attività quotidiane e gli sport specifici.

La catena cinetica aperta richiede un focus maggiore sull’equilibrio, contribuendo al miglioramento della stabilità articolare e della coordinazione neuromuscolare. 

La chiave è adattare il tuo programma di allenamento alle tue esigenze, ai tuoi obiettivi e alle condizioni fisiche. Allenarsi in maniera intelligente semplifica e ottimizza il workout giornaliero!

Catena Cinetica chiusa e aperta, esempi di esercizi 

Ti proponiamo ora alcuni esempi concreti di esercizi a catena cinetica chiusa e aperta. Tieni conto però, che anche la modalità con la quale viene svolto l’esercizio può caratterizzare una catena cinetica aperta o chiusa.

Catena Cinetica Aperta

• Curl con manubri per bicipiti. Qui, la mano è libera di muoversi nell’aria senza essere ancorata a una superficie.
• Shoulder press con manubri. Sollevando i pesi sopra la testa con i manubri, coinvolgiamo la parte superiore del corpo in una catena cinetica aperta.
• Leg curl su panca. Anche in questo caso, il movimento delle gambe è libero.

Catena Cinetica Chiusa

• Squat. Durante lo squat, la catena cinetica è considerata chiusa perché il movimento coinvolge la spinta contro una superficie stabile.
• Leg Press. La spinta delle gambe contro una piattaforma ponderata, coinvolge una catena cinetica chiusa.
• Bench Press. Si tratta del sollevamento di un bilanciere sopra il petto mentre si è sdraiati su una panca e coinvolge petto, tricipiti e deltoidi.

Perché affidarsi ad un trainer 

In conclusione, possiamo dire che comprendere la distinzione tra catena cinetica chiusa e aperta rivela un approccio fondamentale nell’ottimizzazione del nostro regime di allenamento.

La scelta tra queste due impostazioni dipende dagli obiettivi specifici di allenamento e dalle esigenze individuali. Infatti, adattando il programma di fitness alle nostre necessità, riusciamo a sfruttare al massimo i benefici di entrambe le catene cinetiche. 

Se desideri approfondire questo approccio, chiedi la consulenza di uno specialista. I Trainer di Easy Fit sono pronti a guidarti attraverso un percorso personalizzato sulla base delle tue esigenze, selezionando per te gli esercizi più efficaci!

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